ONLUS
dal 1998

Curriculum di MICHELE ZAMPILLONI

     In ricordo di mio padre sbarcato nel 1911 a Tobruk alla conquista della Cirenaica.

Il mio primo giorno di lavoro

Avevo 15 anni e mezzo quando fui assunto dalla Soc. Terni come apprendista. Avevo terminato il primo anno delle Tecniche, così si chiamava quel corso di studi biennali subito dopo le medie, che formava essenzialmente tecnici destinati a ricoprire il ruolo di Capo Operaio.
Mi ritrovai all’interno dello stabilimento nella bellissima Biblioteca insieme ad un gruppo di 40 giovani neoassunti come me, eravamo le prime forze nuove di ricambio generazionale dopo i grandi licenziamenti dei primi anni 50.
Dopo i soliti riti di benvenuto delle massime cariche dello stabilimento e l’auspicio di tutti circa il nostro impegno a contribuire alla riconversione dello stabilimento da produzione bellica a quella industriale civile, ci incamminammo a gruppi verso la visita di alcuni reparti, la prima settimana era programmata per le visite di tutti i reparti dello stabilimento.
Subito mi trovai davanti a un capannone immenso lungo oltre cento metri, a vista molto vecchio fatto di struttura metallica tamponata di mattoni che poi scoprii fosse il Martin 3, cioè l’ultimo reparto fusorio dell’acciaieria che alimentava un vecchio treno di laminazione lamiere di acciaio commerciale. La Società, fortunatamente, stava procedendo alla sostituzione dei forni alimentati con il fossile come appunto erano i Martin, con i forni elettrici molto meno inquinanti e più idonei per una produzione di acciaio di qualità.
In alto, lungo tutta la facciata laterale del capannone, c’era scritto a caratteri cubitali leggibile a centinaia di metri di distanza il seguente monito: ORDINE: OGNI COSA AL SUO POSTO.
Circa due anni dopo fu raso al suolo per far posto ai nuovi impianti di laminazione del lamierino magnetico e dell’inossidabile.
 


 

 

 

 

Cascata delle Marmore Terni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Impianti nucleari in Europa

 

 

 

Contenitori (Cask) di scorie radioattive

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Siviera acciaio

 

 

 

Condotte forzate impianto idroelettrico
di Presenzano. ENEL

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Museo dell'Ermitage
San Pietroburgo

 

 

1.       1964 Diploma di Perito Industriale  presso l’ITIS di Terni. Ho avuto la fortuna nel triennio di specializzazione di avere come docente l’Ing. Bartocci, luminare nel campo dei materiali speciali prima che smettesse la docenza per l’incarico di direttore generale della Soc. Terni.

2. 1964 Inserito come progettista nell’Ufficio Tecnico Nucleare (TEN) della Soc. Terni.

3. 1965 Selezionato dalla Marina Militare per fare il Corso di Ufficiale presso l’Accademia Navale di Livorno. Richiesta declinata per seguire altri percorsi professionali.

4. 1968 Corso negli Stati Uniti D’America presso la Bechtel Company ad Akron, OHIO, da Settembre a Novembre 1968. Il corso era relativo alla progettazione e fabbricazione di reattori nucleari in vista del programma nazionale di produzione di energia elettrica dal nucleare.

5. 1964-1989 Progettista e Project Manager  di vessel a pressione per l’industria chimica, petrolchimica e nucleare.

    5.1 Industria chimica. AMMONIA CONVERTER

Progettista di oltre 10 Ammonia Converter (Processo Casale) per impianti di fertilizzanti sparsi tra Europa, America ed Asia. Alla fine degli anni 60 , l’ingegnere danese Haldor Topsǿe  ideò il processo “Radial Flow” che rivoluzionò la produzione industriale dell’ammoniaca per l’uso di fertilizzanti azotati e determinò la fine del processo Casale. Questa soluzione prevedeva una pressione di esercizio dell’impianto di 2,5 volte inferiore al processo Casale, cioè da 400 a 160 atmosfere e di conseguenza si sono abbattuti i costi di tutti i componenti dell’area alta pressione dell’impianto, eliminando anche tutti i problemi di tenuta e cosa ancora più importante possibilità di aumentare il diametro del Converter e pertanto della produzione giornaliera di concime.Il processo H. Topsǿe fu subito acquistato  dall’ENI tramite la controllata Snam Progetti facendo la fortuna della società. Tutti gli impianti nel mondo per la produzione industriale di ammoniaca, dalla fine degli anno 60, usano questo processo. Ho avuto la fortuna di conoscere Mr. Haldor Topsǿe a Copenaghen durante una trattativa tecnico/commerciale.

Elenco degli Ammonia Converter seguiti come progettista e/o come Project Manager:

                                    Peso in Tons

KAVALA Grecia                     68
HOMS Siria                             66
KUTAYA Turchia                   66
SURABAIA Indonesia             53            Project Manager
NERA MONTORO Italia      42
DAUD KHEL Pakistan          30
COCHIN India                      152
DURGAPUR India                152            Project Manager
KOSOVO Ex Yugoslavia       68
BARAUNI India                    152
BAHIA Brasile                        95
PIATRA NEAMT Romania  240            Project Manager
FERRARA Italia                    257
MARSA EL BREGA Libia                      Project Manager
THAL India                           380            Project Manager

Alcune considerazioni sui due Ammonia Converter di Thal-India. Questi vessel hanno un diametro interno di 3 metri e sono lunghi, (alti in quanto operano in verticale) circa 30 metri. Con il codice di progettazione americano ASME VIII Div. 2 imposto in tutto il mondo era impossibile concorrere in quanto il componente veniva a pesare oltre 650 Tons ed era impossibile trasportalo al porto di Civitavecchia. Convinsi la Snam Progetti, responsabile dell’impianto, ad aggiungere il codice di progettazione tedesco AD Merkblatter che consentiva l’uso di acciai bonificati ad alta resistenza di nostra produzione che ci permisero di abbattere il peso del manufatto a 380 Tons. Sono riuscito a costringere gli americani a modificare il Codice ASME per il beneficio di tutti i costruttori ed utilizzatori mondiali di questi componenti. L’impianto  di fertilizzanti azotati di Thal in India comprendeva n.2 Ammonia Converter per una produzione di 3.000 Tonnellate Day, allora il più grande del mondo. 

   5.2  Industria chimica. UREA REACTOR. Processo Snam Progetti

Progettista e Project Manager di reattori di Urea, il più completo e pregiato dei fertilizzanti in quanto sono presenti tutti e 4 gli elementi naturali e cioè : Ossigeno, Azoto, Idrogeno, Carbonio. Sono torri di diametro anche oltre 3 metri ed alte circa 40 metri di acciaio speciale rivestito all’interno di un Lining di lamiera in acciaio austenitico per resistere alla forte corrosione dell’urea. Il Processo Snam Progetti è universalmente riconosciuto da sempre come il migliore per la produzione industriale di urea.

Elenco di Urea Reactor seguiti come progettista e/o Project Manager:

                                       Peso in Tons

MINATITLAN Messico        180           Project Manager
NERA MONTORO Italia      79
KOSSOVO Ex Yugoslavia                    Project Manager
MANFREDONIA Italia        166
TROMBAY India                  137           Project Manager
TRINIDAD TOBAGO
HAZIRA India                       156           Project Manager 

   5.3 Industria petrolchimica ISOMAX REACTOR per la raffinazione del
         petrolio.

Elenco di Isomax Reactor  come progettista e/o Project Manager

                                                       Peso in Tons

BOSANSKI BROD Ex Yugoslavia     170           Project Manager
SHIRAZ Iran                                        280
MELILLI Italia                                     180           Project Manager
TABRIZ Iran                                        225
ALEXANDRIA Egitto                          50           Project Manager 

   5.4 Reattori e componenti per impianti nucleari

Progettazione esecutiva dei seguenti componenti:

       -Parte inferiore del reattore della centrale nucleare di BRUNSBUTTEL -
        Germania
       -Penetrazioni della centrale nucleare THTR da 300 MWe di SCHMEHAUSEN -
        Germania.
       -N.100 grandi centrifughe a doppia camera per l’arricchimento dell’uranio del
        programma nucleare della Francia.

       -Contenitori di scorie nucleari
(barre di uranio radioattivo non più utilizzabili per la produzione di energia elettrica)

Project and Sales Manager di numerosi (CASKS) contenitori per lo stoccaggio e il trasporto di scorie radioattive. In Europa il brevetto di questi speciali apparecchiature era della TRANSNUCLEAIRE ora AREVA l’ente di stato che si occupa di tutto ciò che è nucleare in Francia dove sono presenti oltre 50 reattori nucleari per la produzione dell’energia elettrica. Sono riuscito a portare a Terni la costruzione di questi componenti vincendo una gara internazionale verticalizzando la produzione dei corpi fucinati di grande spessore e del peso di 80 Tons con l’aggiunta di saldature unione corpo/fondo piano in Narrow Gap di 250 millimetri di spessore, trattamento termico di distensione, riporto di Weld Overlay austenitico sulle superfici interne, prove non distruttive sulle saldature e lavorazione meccanica finale del componente.

   5.5 Project Manager  di Steam Generator per l’industria petrolchimica.

Fabbricazione di corpi cilindrici fucinati con applicazione di weld Overlay austenitico sulle superfici interne, saldature circonferenziali mantello/fondo, heat treatment  e controlli non distruttivi. 

   5.6 Progettazione della sfera di stoccaggio ammoniaca liquida di 12,7 metri di diametro  per l’impianto di Nera Montoro, Terni.
 
  
5.7 Progettazione di serbatoi verticali di stoccaggio di Ossigeno liquido per tutti i più grandi impianti siderurgici italiani. Sono serbatoi verticali di 3 metri di diametro ed alti oltre 30 metri. 

   5.8 Progettazione di un accumulatore idropneumatico da 10 metri cubi, Pressione interna 200 Bars, Sp.80 mm, peso 25 Tons per la nuova pressa della Società delle Fucine, ex controllata della Soc. Terni, oggi semplice divisione dell’AST.
Ho voluto inserire questo componente minore per ricordare tutti i vessels secondari non menzionati, da me progettati e costruiti a Terni che fanno parte degli impianti chimici e petrolchimici prima elencati. Quali ad esempio il Carbammate Separator per gli impianti di urea, il Secodary Reformer e il l’Ammonia Separator per gli impianti ammoniaca. Nel corso dei miei 25 anni di ufficio tecnico ho progettato all’incirca 100 di questi apparecchi ad alta pressione per impianti localizzati in varie parti del mondo. 

   5.9 Progettista di componenti per l’Industria Siderurgica 

   -Tutto il parco Siviere processo ASEA, per l’acciaieria di Terni.
   -N.27 siviere da 320 Tons di acciaio liquido per la Nuova Italsider di Taranto
   poi ILVA ed ora ARCELOR MITTAL.

   -Cestoni di carica rottami da 60/80 Tons per i forni elettrici delle maggiori
    acciaierie  italiane. 

   5.10 Impianti di desalinizzazione 

Progettazione e Project Manager delle Casse d’Acqua del più grande impianto di dissalazione dell’acqua marina allora costruito nei Paesi del Golfo. Caratteristica di questi manufatti è il tipo di materiale usato, lamiere con Lining interno, quello a contatto con l’acqua marina altamente corrosiva, di una lega di rame difficile da saldare.  

   5.11 Impianti Idroelettrici 

Sales and Project Manager  del rifacimento della condotta forzata dell’impianto ENEL di Ascoli Piceno, Marche.
Il mio rimpianto è nel non essere riuscito a mantenere a Terni la Progettazione e la produzione di impianti idroelettrici per ottenere elettricità con metodi Green cioè salvaguardando l’ambiente. L’IRI con la sua controllata Italsider avevano deciso di lasciare a Terni la sola produzione dell’acciaio chiudendo tutte le seconde lavorazioni compresa appunto quella degli impianti idroelettrici dei quali eravamo leader nel mondo. 

6. 1980-1988 Responsabile del Technical Estimating Department per i vessel a pressione.

Questo ufficio si occupava di predisporre tutti gli elaborati tecnici per le offerte commerciali di componentistica ad alta pressione quali i calcoli preliminari di stabilità, scelta costruttiva, materiali da impiegare, disegni e specifiche tecniche da allegare alla offerta commerciale. 

7. 1989-1996 Sales Manager dei fucinati a disegno per l’industria chimica, petrolchimica e nucleare con la SOCIETA’ DELLE FUCINE consociata dell’AST di Terni. La direzione commerciale dei vari settori produttivi della Soc. Terni, compresa quella dei fucinati, era a Milano.
In questi anni, vorrei ricordare, ho acquisito, tra l’altro, diversi importanti ordini di seguito elencati:
Virole fucinate e da lamiera di grosso spessore per i maggiori costruttori di vessel in Italia e all’estero tra i quali la Soc. ATB di Brescia, la Soc. BELLELI di Mantova. Anche in questa Società  ho avuto l’onore di conoscere il presidente Mr. Belleli in occasione di un incontro commerciale. Il NUOVO PIGNONE di Firenze, le Industrie Meccaniche di Bagnolo, la KOBE STEEL Co. - Giappone.
 
I grandi cementifici ai quali fornivo gli anelli di rotolamento dei forni orizzontali
-I costruttori di   impianti di risalita ai quali fornivo gli
anelli di grosse dimensioni per ricavare le ruote dentate
-I costruttori e i proprietari di presse di grandi dimensioni ai quali fornivo le
traverse fucinate del peso di oltre 70 Tons.

In particolare vorrei ricordare l’accordo di collaborazione con il Nuovo Pignone di Massa per la fornitura di componenti per i Reattori di Urea. La Società delle Fucine forniva i tre tronconi che poi venivano assiemati presso lo stabilimento di Massa e con l’Industrie Meccaniche di Bagnolo alla quale fornivamo tutti i Cylindrical Shell degli Steam Generator completi di saldatura circonferenziale shell/head, weld overlay a nastro di acciaio inossidabile, trattamenti termici, lavorazione meccanica e testing.
Chiudo ricordando gli ordini
Transnucleare dei 15 Casks  da 80 Tons per trasporto e lo stoccaggio delle barre radioattive che hanno dato lustro alla Società in cui lavoravo sia per i materiali speciali usati per i fucinati sia per la verticalizzazione del prodotto. Vedere il punto 5.4 

Conclusioni finali circa le attività del settore costruzione dei vessel a pressione della Soc. Terni.

All’inizio degli anni 70, la Finsider decise di finanziare la nuova officina vessel per la costruzione di componenti nucleari in vista del varo del programma nucleare italiano. Fu deciso dal governo di allora di costruire la Centrale di Montalto località alle porte di Roma (scelta scellerata poi rientrata), e la IV centrale ENEL da 800 MWe a Caorso sul fiume Po, completata e messa in funzione per pochi mesi e poi spenta. La spesa per questa officina vessel fu di circa 25 miliardi di lire, budget notevole per quei tempi. Subito dopo potenti Lobbies lombarde decisero di finanziare tramite sempre fondi statali, la costruzione di una officina gemella come quella di Terni a Brescia per un costo di 30 miliardi di lire. Soldi buttati in quanto bastava quella di Terni per soddisfare le esigenze e con il risultato che entrambe entrarono in crisi produttiva anche perché il programma nucleare fu ridimensionato per essere poi completamente annullato a causa dei referendum popolari. In Francia sono attivi oltre 50 reattori nucleari per la produzione di energia elettrica. La fortuna di quella nazione è dovuta essenzialmente al costo bassissimo della energia, anche noi italiani acquistiamo energia prodotta dal nucleare francese.
Colpa grave del management statale di allora fu quella di non finanziare il laminatoio verticale a Terni per la produzione di corpi cilindrici fucinati. Sarebbe costato pochissimo, si parlava di un budget di 3 miliardi e avrebbe fatto la fortuna della fucinatura ternana, della officina vessel e della città tutta.
 

8. 1996 Ritirato in pensione dopo 40 anni di servizio. 

9.       1997-1999 Consulente Nuovo Pignone - General Electric con sede a San Pietroburgo per l’outsourcing di fucinati speciali in RUSSIA e Paesi dell’EST Europa. Dopo tre anni gli americani si convinsero che i costi del trasporto Russia - Massa di manufatti del peso  di 50/100 Tons erano talmente superiori a quelli Terni - Massa che rinunciarono all’acquisto di questi prodotti in Russia o in altri Paesi dell'Est.
Durante questo periodo ho avuto la fortuna (unico non russo o iraniano) di vedere presso una azienda russa, la costruzione del reattore nucleare per l’impianto di Busher - Iran. I russi, come noto, offrono l’impianto nucleare chiavi in mano e ho potuto constatare che hanno la tecnologia per realizzare i Nozzles di entrata ed uscita del reattore per estrusione. Noi a Terni, questa soluzione, l’abbiamo studiata per diversi anni ma sfortunatamente non l’abbiamo potuta realizzare praticamente per mancanza di fondi. 

10. 2005 Presidente dell’Associazione senza fini di lucro “Progetto
  Interamna Onlus”,
incarico che ancora ricopro.

Terni, 8 Luglio 2017

Michele Zampilloni

Progetto Interamna  ONLUS - Viale Mazzini, 25   05100 Terni - Tel: 0744 431845   CF 91044470556