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ONLUS
dal 1998 |
Enron, Parmalat, Soc. TERNI e
Arthur Andersen:
analogie e storie
di falsi bilanci. |
TERNI: Chiesa
di San Salvatore
Chiesa romanica conosciuta come "Tempio del Sole" perchè sorta su
edifici romani ritenuti un santuario del sole.
(V sec. e XI - XII sec.)
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1°
Parte: ENRON
BREVE STORIA
LA ENRON era una Società di produzione e distribuzione di elettricità e
gas fondata nel 1985.
Il fondatore, Ketteth Lay, amico di Gorge W Bush sin da quando era
governatore dello Stato del Texas, contribuì con enormi finanziamenti
alla sua elezione alla Presidenza degli Stati Uniti. In quel periodo si
parlava di una probabile nomina di Lay a Ministro dell’Industria.
Verso la fine degli anni 90 la ENRON causò volontariamente tre grandi
black out in tutta la California che, insieme a numerosi altri black out
locali nelle grandi città californiane, causarono enorme panico tra la
popolazione.
Lo stato
della California, alla fine degli anni 90, dopo questi black out e forti pressioni delle
compagnie elettriche, inclusa naturalmente la ENRON, liberalizzò il
settore
elettrico.
Nel Novembre 1999 la ENRON, in seguito alla deregulation, lanciò le
transazioni via Web e, a causa appunto delle frequenti interruzione di
fornitura di energia elettrica, le
tariffe aumentarono fino a 30 volte; solo nell’anno 2000 la
ENRON guadagnò 30 milioni di dollari.
Questo Cash Flow fu dirottato in Società off shore create apposta per
drenare gli enormi guadagni di quegli anni.
DECLINO
Dopo una serie di scandali negli anni 90 e irregolarità contabili che
sconfinarono in frode, avallate dalla società di certificazione bilanci
Arthur Andersen, il 2 dicembre 2001 la ENRON dichiarò bancarotta.
Persero lavoro da un giorno all’altro circa 5000 dipendenti.
Furono scoperte enormi perdite nei bilanci, nascoste con la complicità
della Arthur Andersen. Questa, negli anni 90 certificando appunto falsi
bilanci, fece decollare le azioni della ENRON da 2$ a 90$ nell’Agosto
2000. Nel Gennaio 2002 il Dipartimento della Giustizia diede avvio al
processo penale e nello stesso mese, il Congresso Americano, iniziò le
audizioni dei manager ENRON e Arthur Andersen.
INSIDER TRADING
Della situazione finanziaria disperata causata dalle ruberie del
management ne erano a conoscenza tutti i top manager della ENRON.
Andrei Fastow, responsabile delle società off shore dove venivano
depositati gli enormi guadagni societari, “prelevò” miliardi di dollari
creando il presupposto per il crack della Società.
Tutti i managers, inoltre, cominciarono a vendere le proprie azioni
(stock option) poco prima che la situazione fosse nota all’esterno e che
diventassero carta straccia. La moglie del presidente Lay, vendette
500.000 azioni dieci minuti prima della presentazione dei libri
contabili in tribunale. Il 2 Dicembre 2001 fu decretata la bancarotta.
STRASCICHI GIUDIZIARI
-
KENNETH LAY,
fondatore e ex presidente è stato condannato a 40 anni di carcere.
E’ morto d’infarto nel luglio 2006 mentre stava disperatamente
patteggiando 25 anni di carcere dietro collaborazione e rimborso di
quanto guadagnato con l’Insider Trading.
-
ANDREW FASTOW, ex
CFO nonché ideatore della rete di società off shore, è stato
condannato a 10 anni di carcere e a 23,8 milioni di dollari di
multa. Sua moglie Lea, è stata condannata a 5 mesi di carcere e a un
anno di arresti domiciliari.
-
BEN GLISAN Jr, ex
tesoriere, fu il primo dirigente messo in prigione alla scoperta
dello scandalo.
-
PAULA RIEKER, ex
direttrice finanziaria è stata giudicata colpevole di Insider
Trading e condannata a 10 anni di carcere, a 1 milione di dollari di
multa e al divieto di incarichi presso amministrazioni di interesse
pubblico.
-
RICHARD CAUSEY, ex
amministratore delegato è stato condannato per frode a 7 anni di
prigione a al pagamento di 1,25 milioni di dollari.
-
JEFFREY SKILLING,
ex amministratore delegato è stato condannato a 24 anni e 4 mesi di
carcere a al rimborso di 26 milioni di dollari al fondo pensione dei
lavoratori Enron.
Altre decine di manager collegati con le società Offshore della Enron e
con società di trading nel settore dell’energia, sono stati condannati e
imprigionati da vari tribunali degli Stati Uniti.
Nel giro di 5 anni, la giustizia americana ha chiuso tutti i processi
nei confronti delle persone coinvolte nel Crack della Enron.
Il motto della ENRON era: ASK WHY? (Chiedi perché?)
Ironia della sorte, centinaia di migliaia di persone si stanno ancora
chiedendo il perché siano state coinvolte nella più colossale truffa
della storia degli Stati Uniti d’America.
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2° Parte: PARMALAT
Prima condanna nel processo di aggiotaggio dopo circa 6 anni dalla
bancarotta del gruppo.
10 anni a Calisto Tanzi, assolti tutti gli altri imputati
Secondo la prima sezione del Tribunale di Milano con sentenza del 18
dicembre 2008, Calisto Tanzi Patron della Parmalat è l'unico colpevole,
il solo capace di creare il più grosso crac finanziario della storia
italiana (14 miliardi di euro).
I bilanci truccati
con la complicità delle società di revisione Grand Thorton (oggi
Italaudit) e Deloitte, risalgono dai primi anni 90 e le Associazioni di tutela dei
consumatori, fanno fatica a credere che una truffa così colossale possa
essere imputata solo a un soggetto.
Tutti assolti gli amministratori della Parmalat,
i Revisori dei conti, le Banche di
tutto il mondo che offrivano Bond della Società di Collecchio
ai piccoli risparmiatori per disfarsi velocemente di titoli che ormai
erano carta straccia.
I risparmiatori a caccia di risarcimenti speravano nella via maestra
della Class Action
che il precedente governo Prodi aveva
istituito a difesa delle migliaia di persone che vengono coinvolte in
crac come questo. Il Governo Berlusconi
ha prima sospeso per
modificare in peggio la legge, a detta delle Associazioni dei
consumatori, e oggi ha ulteriormente rinviato di altri sei mesi la
possibilità di usare questo strumento giuridico.
L'attuale Governo
probabilmente rimborserà le vittime dei crac ( Parmalat inclusa) con il
miliardo di euro dei conti dormienti.
Lo stesso fondo però
servirà a finanziare la social card, stabilizzare i precari della
pubblica amministrazione e dare un contentino agli ex azionisti e
obbligazionisti Alitalia.
Una lista troppo
lunga per sperare in entrate consistenti.
In conclusione, il
Sig. Calisto Tanzi, ormai prossimo ai 70 anni, ha altri due livelli di
ricorso, Appello e Cassazione, e quindi può stare tranquillo di
trascorrere una serena vecchiaia anche perché in Italia, per legge, dopo
i 70 anni nessuno va in carcere. [12/08]
Seconda condanna a Calisto Tanzi nel
processo di bancarotta
A distanza di sette anni (dal falso denunciato nel 2003 da Bank of
America) è arrivato il giudizio di primo grado sul crac di Collecchio.
Il Tribunale di Parma presieduto da Eleonora Fiengo, giudici a latere
Alessandro Conti e Marco Vittoria, con sentenza del 9 dicembre 2010 ha
condannato per bancarotta Calisto Tanzi a 18 anni di carcere, il suo
braccio destro Fausto Tonna a 14 anni e al fratello Giovanni Tanzi a 10
anni e sei mesi.
Sono stati condannati a pene detentive che vanno da 4 a 8 anni anche
altre 11 persone, che ricoprivano incarichi da dirigenti, consiglieri e
sindaci revisori della Società. [12/10]
Il Bottino di Parmalat, fondi
recuperati banca per banca
3° Parte: ARTHUR
ANDERSEN
L'Andersen era una delle cinque compagnie di certificazione più grandi
al mondo.
Nel giugno 2002 la Società fu perseguita per certificazione di bilanci
falsi e ostruzione alla giustizia a causa della distruzione di tutta la
documentazione degli Audits alla Enron. La Società fu costretta dalla
SEC (organo di vigilanza della Borsa statunitense) a rimettere le licenze e i diritti di praticare la professione di
Certificazione di bilanci.
L’Arthur Andersen ha perso tutti i suoi clienti e sono in corso oltre
100 cause civili per danni morali intentate da altrettante Aziende da
loro certificate.
Il fallimento della Società ha comportato il licenziamento di 28.000
impiegati negli States e di altri 85.000 nel resto del mondo.
La SEC, dopo questo scandalo, ha deciso che una società non può farsi
certificare i bilanci per più di tre anni consecutivi dallo stesso
certificatore.
4° Parte: TERNI ACCIAI SPECIALI - (TAS)
Verso la seconda metà degli anni 80 l'IRI e la FINSIDER, proprietarie
della Terni Acciai Speciali, che includeva la Soc. TEKSID di Torino e la
TERNINOSS, decisero di far controllare e certificare i bilanci della
società ternana dall'Arthur Andersen.
Nel giro di sette anni, l'Andersen certificò bilanci con un crescendo di
perdite per allora notevoli: si parlava di oltre 150 miliardi di perdite
l'anno, tanto che la società ternana venne accostata alla società
automobilistica Alfa Romeo, per la quale i contribuenti
italiani dovevano "sborsare" 1.000 lire al giorno, per coprire le
perdite di bilancio.
A questo punto l'IRI fece un ulteriore riassetto del settore
siderurgico, inserendo nel 1988 lo stabilimento ternano dentro il
"calderone" ILVA, in attesa che fosse venduto a qualche privato del
settore.
Nel dicembre 1994 si definì l'acquisizione del complesso industriale ternano che
vide come acquirente una società mista italo-tedesca (Falck - Agarini -
Riva e Krupp). Questa acquisizione, viste le mosse successive, è stata
chiaramente un mero investimento finanziario per i soci italiani, che
hanno poco dopo rivenduto le loro quote alla Krupp, con notevoli ritorni
finanziari.
Ora la più grande società di acciai speciali, gioiello della siderurgia
italiana, è completamente in
mano alla società tedesca Thyssen Krupp.
Lo stabilimento siderurgico ternano è passato, come per incanto, da
bilanci profondamente in nero, certificati dall'Arthur Andersen, a
bilanci con utili interessanti, sin dal primo anno della vendita ai
quattro privati italo-tedeschi, senza che ci siano state riduzioni di
personale o significativi adeguamenti tecnologici degli impianti.
L'Arthur Andersen
è passata dalla ENRON alla Soc. TERNI
come un ciclone: da una parte ha polverizzato, con la complicità del
management, la più grande compagnia elettrica degli States, e dall'altra
è stata decisiva nel far valutare decotta una società sana, per
consentire la svendita ai privati che, con questa acquisizione, hanno il
monopolio dell'acciaio inossidabile e magnetico in Europa.
Dicembre 2008
aggiornamento: Dicembre 2010
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Michele Zampilloni |
Progetto
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Tel: 0744 431845 CF 91044470556 |
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